Nei confronti del disagio e della malattia mentale esiste un’aprioristica diffidenza, quando non addirittura fastidio e timore, atteggiamenti che, inevitabilmente, generano rifiuto. Di fronte ad una realtà scomoda, spesso complicata da affrontare, si preferisce ignorarla, fingere che non esista o che comunque non ci riguardi. Del resto è un po’ lo stesso atteggiamento che si avverte nei confronti di ogni diversità: culturale, sociale, epidermica. Ma il rifiuto rischia di caricare di elementi negativi tutto ciò che non si conosce o non si vuole conoscere. La nostra organizzazione si impegna per la lotta contro lo stigma.